Agnone – La ‘Ndocciata
Nel verde incontaminato dei boschi dell’alto Molise sorge Agnone, paese più grande di questa zona e tra i più rilevanti dell’intera Regione. Sorto su una collina domina la vallata che lo divide dal vicino Abruzzo e che permette di ammirare panorami incantevoli.
Ricco di chiese ed opere d’arte ha la caratteristica di avere un quartiere cosiddetto “veneziano” in quanto, nell’XI secolo, il condottiero Landolfo Borrello tornò in paese, dopo aver prestato servizio per la Serenissima, portando con sé diverse famiglie che qui resero il quartiere simile alle strade di Venezia oltre a dar il via alla lavorazione dell’oro, del rame e del ferro.
Numerose sono dunque le eccellenze del comune ma una spicca sulle altre: è la ‘Ndocciata, il più grande rito del fuoco al mondo. Risalente pare addirittura ai Sanniti, rievoca gli abitanti delle contrade che la notte di Natale salivano in paese per assistere alla messa di mezzanotte e che, per illuminare il percorso, utilizzavano le “’ndocce”, ovvero torce realizzate con legno di abete e fasci di ginestre.
Immaginate le campagne “tingersi” di rosso, un fiume di fuoco spinto dalla sola fede. E questo fiume continua tutt’oggi. Alla tradizionale sfilata del 24 dicembre se ne è aggiunta una anche per i turisti, la sera dell’8 dicembre affinché più persone possano prendervi parte.
La processione parte con i bambini che portato delle piccole n’docce fino ad arrivare all’ultima composta anche da più di venti; un peso considerevole, ma che per fede e tradizione si porta con gioia ed orgoglio. Al termine tutte le ‘ndocce vengono ammucchiate nel grande e caloroso “falò della fratellanza”.
Il calore, il crepitìo, la commozione e la passione riempiono il cuore e non possono lasciare indifferenti; soprattutto se, per i più coraggiosi, ci si riporta a casa anche tanto fumo e qualche abito sbruciacchiato.