Montaquila – Sagra della Frittata
La valle del Volturno – il fiume più lungo del sud Italia n.d.r – è ricchissima di storia, natura e anche dal punto di vista della gastronomia. Uno dei piatti tipici è la frittata. All’apparenza semplice, tutti ci siamo cimentati almeno una volta nella sua preparazione. In quest’angolo di paradiso, però, ha raggiunto livelli di eccellenza.
Tipica del periodo pasquale viene comunque preparata durante tutto l’anno, con una particolarità però: “sotto le cento uova non chiamatela frittata” si dice in zona. Ebbene sì, un mega frittatone pronto a sfamare intere famiglie.
Il centro però che l’ha portata ad un livello nettamente superiore è Montaquila; posto su un’altura a dominio proprio del fiume, insieme alla frazione di Roccaravindola cela piccoli gioielli, dai resti del castello al primo affresco mai realizzato ritraente uno zampognaro. Tra le tradizioni, invece, menzione d’onore è per la frittata, anzi, la sagra della frittata.
Tale manifestazione, che si ripete con cadenza annuale in primavera, oltre al folklore, la musica ed eventi collaterali mette al centro proprio la frittata…e che frittata!
Ogni anno se ne realizza una più grande, con più uova. Al momento il record è di 1651 realizzata nel 2019. Poi due anni di stop causa pandemia e nel 2022 si torna più forti che mai con una preparazione da ben 1782 uova (se 1651 non vi fossero bastate). Un numero impressionante ma anche simbolico: nel 1782 infatti un avvenimento: gli abitanti ricostruirono, con il proprio lavoro, il campanile della chiesa di Santa Maria Assunta, elemento poi diventato caratterizzante di tutto l’abitato.
Una sagra solo di nome, come da motto del 2022; la frittata di Montaquila negli anni ha infatti riscosso notevoli successi e attirato l’attenzione da varie parti fino alla codifica dall’Accademia Italiana della Cucina e la sua registrazione con il marchio De.Co avvenuta il 25 giugno 2019.