Gioielleria Norelli: una storia lunga trent’anni
“Grazie al mio gioielliere posso tenere al dito un lago di zaffiro e intorno al collo foglie di smeraldo. E posso portare con me, ovunque vada, un tramonto di citrino. Durante il giorno, i gioielli mi fanno sentire tutt’uno con la natura anche in un ufficio senza finestre. E se la sera devo lavorare fino a tardi, non c’è niente di più meraviglioso di un cielo di onice su cui brillano stelle di diamanti e una luna piena di perla“. (Astrid Alauda)
A comprendere bene questa citazione è sicuramente Pasquale Norelli che, nel 1993, ha trasformato la bottega da falegname di suo padre in un laboratorio d’arte orafa i cui prodotti, nel corso degli anni, hanno viaggiato ben oltre i confini regionali fino ad atterrare in vetrine di importanti città europee come Londra, Parigi e Monaco.
“Dopo otto anni di studi a Firenze, sono tornato a Campobasso e ho aperto Norelli Gioielli, mettendo a servizio dei clienti le tecniche e le conoscenze apprese in quella che può essere definita la patria delle migliori scuole e botteghe orafe al mondo”.
Così, anno dopo anno, il laboratorio di Corso Giuseppe Mazzini ha dato vita a tantissimi oggetti preziosi la cui caratteristica principale è sicuramente l’unicità.
“Tutti i miei gioielli sono ideati e realizzati rigorosamente a mano, con cura e perizia. L’obiettivo è creare sempre oggetti unici, tutti diversi l’uno dall’altro”.
Un modus operandi che, unito alla capacità di saper coniugare modernità e tradizione, ha condotto Pasquale a grandi soddisfazioni.
“Un giorno venne in laboratorio un frate che non conoscevo. Mi portò una grande quantità di oro, due denti di Padre Pio e alcune crosticine del suo costato, chiedendomi di realizzare un reliquario per la chiesa di San Giovanni Rotondo. Mi sono sempre chiesto chi lo indirizzò da me, ma non l’ho mai saputo. L’arte sacra è sicuramente quella che mi affascina di più perché mi attrae il luogo a cui è destinata”.
Una passione quella per l’arte sacra da aggiungere alla collezione privata di preziosi antichi della tradizione orafa molisana: una vera e propria vetrina di museo, che è possibile ammirare all’interno della bottega, guidati dalla precisa e puntuale conoscenza dell’oreficeria antica alto molisana abruzzese dall’età dell’Ottocento ad oggi da parte di Pasquale.