Ambiente, qualità, unicità sono gli ingredienti che, oltre alle olive, fanno dell’olio di Oleificio Trespaldum un prodotto esclusivo e pregiato.
Correva l’anno 2007 quando, a Mafalda, piccolo paese del Basso Molise, nasceva l’oleificio Trespaldum. Da qui, il via ad una produzione autoctona e fortemente radicata al territorio, come lascia intuire il nome stesso dell’azienda: “In epoca Agioina, il nostro paese, Mafalda, assunse questa denominazione. Questa scelta è dettata dal profondo senso di appartenenza e di rispetto che ci lega al nostro territorio”. Ma sono state proprio la forte volontà di “costruire qualcosa che permettesse al territorio di essere valorizzato” e la grande passione familiare per il mondo dell’olio e dell’olivicoltura ha fatto sì che a nascere fosse proprio un oleificio.
Una realtà tutta familiare, che ha compreso come l’amore per la propria terra vada di pari passo con il rispetto dell’ambiente e del territorio: “Fin da subito, abbiamo deciso di perseguire queste finalità nel pieno rispetto per l’ambiente, sia per quanto riguarda le metodologie di coltivazione che per quelle di produzione. Per queste ultime difatti abbiamo adottato delle tecnologie energetiche rinnovabili che hanno permesso di rendere l’impianto di produzione interamente autosufficiente”.
L’azienda, infatti, ha scelto fin da subito di affacciarsi ad un’olivicoltura moderna, proprio con l’obiettivo di avere un impatto sull’ambiente che fosse il più ridotto possibile: “Abbiamo deciso così di soddisfare la necessità energivora necessaria all’attività attraverso l’adozione di tecnologie energetiche rinnovabili, quali pannelli fotovoltaici e solare termico, che hanno reso il nostro impianto per la produzione di Olio Extra Vergine di Oliva autosufficiente”.
Tante le azioni messe in opera per preservare l’ecosistema: dalla realizzazione di un impianto fotovoltaico sopra al tetto dell’oleificio, all’installazione di un impianto solare termico, grazie a cui beneficiare di acqua calda e di climatizzazione necessaria per monitorare la temperatura degli oli. Ma l’attenzione nei confronti dell’ambiente non si ferma ai mezzi all’avanguardia, bensì investe anche il processo di produzione: “Gli scarti derivanti dalla lavorazione dell’olivo, vengono interamente recuperati e riutilizzati. Nello specifico, le acque di vegetazione vengono utilizzate per una ferti-irrigazione dei terreni, mentre la sansa, viene conferita ad un’azienda specializzata per la produzione di energia elettrica”. E ancora, i materiali d’imballo derivanti dall’acquisto di materie prime, quali bottiglie o lattine, vengono spesso riutilizzati, nei limiti del possibile, per il confezionamento necessario alla spedizione delle merci. “L’obiettivo è quello di perseguire un’economia circolare basata sul paradigma delle 4R (riduzione, riuso, riciclo e recupero) in modo da estendere il ciclo di vita dei prodotti e contribuire alla riduzione dei rifiuti al minimo, nell’ottica di uno sviluppo sostenibile”.
Un impegno costante e quotidiano frutto di passione e dedizione, che non hanno tardato ad essere notati: “Tra quelli ricevuti sicuramente non possiamo non citare il riconoscimento avuto nel 2017 dall’ASSAM Marche per la nostra “Gentile di Mafalda” in occasione della Rassegna Nazionale oli Monovarietali, premiata come nuova varietà autoctona. A seguito di questo, ci siamo impegnati ad ottenere il riconoscimento come “Presidio Slow Food” per la “Gentile di Mafalda”, tutt’oggi ancora confermato”. Per non parlare dei riconoscimenti a livello interenazionale, come la “Quality Platinum Award” conferita nel 2019 presso la London International Olive Oil Competitions, mentre, a livello regionale, i riconoscimenti legati ai premi “Goccia d’oro”. Inoltre, per ben tre anni consecutivi il riconoscimento come miglior olio Bio del Molise presso il concorso internazionale “Biol”, segno di un impegno costante e instancabile per quella che è una professione di vita. Non un semplice olio, ma un’esperienza emotiva.